Tai Chi Chuan Roma
TRA SAN GIOVANNI E PIGNETO
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TRA SAN GIOVANNI E PIGNETO
con l'insegnante Riccardo Micalizio
Martedì mattina
Dalle 8:15 alle 9:15
Il Taijiquan Chen (o Tai Chi Chuan Chen, forma alternativa in cui viene spesso scritto il nome di questa arte) è propedeutico e integrativo ad ogni altro sport, dal momento che allena lo sviluppo della elasticità e della forza.
Il nostro corso di Tai Chi Chuan stile Chen segue i programmi didattici e formativi della Chen Xiaowang World Taijiquan Association-Italia, Il Campo del Cinabro.
Il Taijiquan Chen è una antica arte marziale cinese sviluppatasi tra il 1600 e il 1680.
Il capostipite viene considerato il generale imperiale Chen Wanting che ebbe l'intuizione di armonizzare e organizzare in un unico sistema organico le tecniche marziali di combattimento, i principi della medicina tradizionale cinese e i principi della filosofia taoista, primo fra tutti il sentimento dell'efficienza universale del ritmo e dell'armonia degli opposti: Yin e Yang.
LA FORZA DELLA LEGGEREZZA
Tajiquan si può infatti tradurre letteralmente come Pugno (Quan) dell'Armonia suprema (Taiji), il principio primo che regge l'universo e presiede l'unione di Yin e Yang, simboleggiato spesso, graficamente, da un cerchio diviso in due parti uguali, una nera e una bianca, che si compenetrano tra loro all'infinito, attraverso un cerchio e una spirale interna che movimenta un mutuo scambio tra polarità opposte.
Il Taijiquan Chen è l'originario e il più antico, da cui poi si sono sviluppati tanti altri stili.Dal 2020 il Taijiquan è stato riconosciuto dal'UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
La pratica si basa concretamente su alcuni esercizi fondamentali che vengono praticati fin dalla nascita dello stile. Tutti i movimenti del corpo si sviluppano come una spirale che si avvolge, facendo fluire il Qi (l'energia vitale) in tutto il corpo, dai piedi alla testa. La guida principale sono i movimenti interni e circolari del Dantian, una zona interna posta al di sotto dell’ombelico, dove si sviluppa e si accumula il Qi, per poi diffondersi verso tutto il corpo. Gli aspetti peculiari della pratica sono:
i movimenti rotondi e uniti tra loro in modo fluido;
l'alternanza tra movimenti di espansione e contrazione, apertura e chiusura, fermezza e cedevolezza;
la forza e la morbidezza che si generano a vicenda;
la vita e il bacino come asse centrale del movimento, che con leggere rotazioni permette ai reni di assorbire e scambiare il qi, definibile come forza vitale.
Il Taijiquan prevede l'integrazione di concentrazione mentale, respirazione e movimento, al fine di rendere il movimento esterno del corpo un movimento consapevole, riflesso ed espressione di un moto interno più profondo.
Nella concretezza la pratica prevede:
Rilassamento dinamico e correzione della postura di tutto il corpo, al fine di far circolare liberamente il Qi, l'energia vitale e il sangue, in base ai principi del Qigong. (Lavoro sull'energia vitale).
Pratica di Forme tradizionali (sequenze di movimenti) a mani nude e con armi
Forme in coppia (Tuishou , letteralmente, spinta delle mani). Qui i praticanti entrano in contatto con le braccia, sperimentano le pressioni e la spinta del compagno, affinano attraverso la morbidezza dei movimenti la correttezza della propria postura, cercando di sbilanciare il compagno, non con il fine di atterrarlo, ma di aiutarlo a migliorare il suo equilibrio e postura. Durante l'esecuzione di questa tecnica, si ha spesso la sensazione di non essere due corpi separati, ma un unico corpo che si muove circolarmente nello spazio. I movimenti della coppia si compenetrano in una dialettica di morbidezza e durezza, difesa e attacco, come la forza fluida dell'acqua che quando incontra un ostacolo devia morbidamente senza perdere la sua forza dirompente.
Esercizi fondamentali del chansi jin - forza a spirale del bozzolo di seta.
L’originalità del Thai Chi Chen, che lo distingue dagli altri stili da esso derivati, consiste nella particolare modalità di conduzione dell’energia con andamento a spirale denominata chansi jin - forza del bozzolo di seta - e nell’alternanza di movimenti lenti e fluidi con altri più vigorosi e veloci, fa jin, dove esplode l’energia interna. Chansi jin e fa jin sono due forze che formano un Taiji, esse si completano e si trasformano a vicenda. La prima fa circolare il qi, mentre la seconda lo scaglia fuori dal corpo. Chansi jin è una forza circolare che si diffonde a spirale in tutto il corpo, muovendosi in maniera fluida e continua come l’acqua. La mente è fondamentale in questo processo, in cui si deve usare la forza creatrice e non la forza muscolare. È il pensiero creatore che genera l’intenzione, yi, l’intenzione dirige il qi e il qi muove l’intero corpo.
Riccardo Micalizio inizia a praticare Kung fu - Wushu all'età di 15 anni.
Cintura nera 2° Duan, è stato insegnante di Kung fu per bambini ed adulti. In seguito, dal 2011 inizia a praticare e studiare il Taijiquan Chen, come allievo diretto del Maestro Gianna Sabatelli (Direttore Tecnico della Chen Xiaowang World Taijiquan Association-Italia, Il Campo del Cinabro, riconosciuta dall’Area Discipline Orientali dell’UISP, per la formazione di insegnanti di Qigong e Taijiquan tradizionale della famiglia Chen).
Oggi è insegnante di Taijiquan Chen con attestato di qualifica rilasciato da Uisp.